COSA E' IL GAS RADON

 

In Svizzera il problema gas Radon è stato affrontato sin dall'inizio molto seriamente. Dal 1° Gennaio 2018 sono entrate in vigore le nuove ordinanze ORaP che hanno introddotto una serie di modifiche tra cui il nuovo limite massimo medio annuo che passa da 1.000 Bq/mc a 300 Bq/mc.   


Negli USA il problema radon è molto sentito e l'agenzia EPA è molto attiva nel sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute. L'EPA richiede l'uso di soluzioni antiradon da applicare nella costruzione di nuovi edifici, richiede una maggiore accuratezza e affidabilità dei metodi di misura di radon e misure obbligatorie e divulgazione dei livelli di radon di scuole, asilo nido, ospedali e luoghi di lavoro in genere.  


Presenza stimata gas Radon in Italia 

COSA E' IL GAS RADON E COME SI MISURA

Il radon (Rn222) è un gas inerte e radioattivo di origine naturale. È un prodotto del decadimento nucleare del radio all'interno della catena di decadimento dell'uranio. Il suo isotopo più stabile è il radon-222 che decade nel giro di pochi giorni emettendo radiazioni ionizzanti di tipo alfa. Il radon è inodore, incolore e insapore, quindi non è percepibile dai nostri sensi. Se inalato, è considerato molto pericoloso per la salute umana poiché le particelle alfa possono danneggiare il DNA delle cellule e causare cancro al polmone.

La radioattività del radon si misura in Becquerel (Bq), dove un Becquerel corrisponde alla trasformazione di un nucleo atomico al secondo. La concentrazione nell'aria si esprime in Bq/metro cubo, indicando così il numero di trasformazioni al secondo che avvengono in un metro cubo d'aria. Il valore limite secondo la Raccomandazione Euratom 143/90 è di 300 Bq/mc.


DOVE SI TROVA E COME PUO' VARIARE

Il radon è presente in tutta la crosta terrestre. Si trova nel terreno e nelle rocce ovunque, in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. Essendo un gas, il radon può spostarsi e sfuggire dalle porosità del terreno disperdendosi nell'aria o nell'acqua. Grazie alla forte dispersione di questo gas in atmosfera, all'aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole ecc.) può arrivare a valori che comportano un rischio rilevante per la salute dell'uomo. Il radon si accumula nell'aria presente nel sottosuolo in tutte le stratificazioni del terreno. Il radon presente in profondità giunge in superficie in parte attraverso crepe e fessure, ma più che altro attraverso i terreni porosi.

Più il suolo è permeabile, più facilmente il radon penetra in un edificio. Non riesce pressoché a passare attraverso strati di argilla impermeabili. Dunque la potenziale emanazione di radon di un terreno è determinata essenzialmente dalla permeabilità del terreno stesso e dal suo contenuto in radio.

I cambiamenti di temperatura e di pressione dell'aria provocano oscillazioni stagionali e giornaliere anche molto rilevanti. Il radon si distribuisce uniformemente nell'aria di una stanza, mentre i suoi prodotti di decadimento si attaccano al particolato (polveri, aerosol) dell'aria che noi respiriamo e si depositano sulle superfici dei muri, dei mobili ecc.

COME ENTRA IL GAS RADON

L'edificio è praticamente sempre in depressione rispetto al terreno e perciò aspira "naturalmente" il gas che si trova nel sottosuolo attraverso:

  1. Crepe nel pavimento
  2. Giunti di costruzione
  3. Crepe nelle pareti
  4. Aperture nei pavimenti sospesi
  5. Aperture attorno agli impianti idraulici, elettrici, ecc
  6. L'acqua di approvvigionamento

In Italia, secondo un'indagine fatta tra il 1989 e il 1996, coordinata dall'Apat e dall'Istituto superiore di sanità e realizzata con gli assessorati alla sanità e con quelle che oggi sono le Agenzie per la protezione dell'ambiente regionali e provinciali, il valore della concentrazione media è 70 Bq/metro cubo. La situazione varia da una Regione all'altra: 

• tra i 20 e i 40 Bq/metro cubo: Liguria, Marche, Basilicata, Calabria e Sicilia

• tra i 40 e i 60 Bq/metro cubo: Valle d'Aosta, Trentino, Veneto, Emilia Romagna, Toscana,

Umbria, Molise, Puglia

• tra i 60 e i 80 Bq/metro cubo: Alto Adige, Piemonte, Sardegna, Abruzzo

• tra i 80 e i 100 Bq/metro cubo: Friuli Venezia Giulia, Campania 

• tra i 100 e i 120 Bq/metro cubo: Lombardia, Lazio.

È importante comunque ricordare che ci sono molte variazioni anche all'interno delle Regioni e all'interno di singoli Comuni. Il radon si può trovare anche nell'acqua potabile. La concentrazione è molto variabile sia dal punto di vista spaziale che temporale e, anche se in maniera molto minore rispetto alla sua presenza in atmosfera, può comunque rappresentare una fonte di esposizione dello stomaco a radiazioni ionizzanti, oltre a veicolare il gas all'interno degli edifici.